collezioni: disegni

I DISEGNIa Palazzo

I Disegni

Ricchissima è la collezione di disegni del palazzo. Sono conservate circa 150 opere comprendenti anche composizioni di grandi maestri. Tra questi ricordiamo: Giulio Campi (Cremona 1507 ca.-1573), Angeli con i simboli della passione (studio per la volta del transetto di San Sigismondo in Cremona); Jacopo Negretti, detto Palma il Giovane (1548-1628), Mercurio e le tre Grazie, studi per le Grazie in piedi e sedute (recto) e studio per la caccia al toro (verso); Giovanni Mauro della Rovere detto il Fiamminghino (Milano 1475 ca.-1540 ca.), Santo francescano in piedi fra gli appestati, Santo francescano in gloria fra gli appestati (recto); due santi nel deserto (verso). Altre opere sono autografe o assegnate ad Aurelio Luini (Milano 1530 ca.-1593), Carlo Bononi, Carlo Antonio Procaccini (Bologna 1571-Milano 1630), Giacomo Cavedone (Sassuolo 1577-Bologna 1600), Johann Carl Loth (1632-1698). Un nucleo consistente di disegni è quello legato a Carlo d’Arco (Mantova 1799-1872), storico dell’arte e artista. Tra i suoi disegni molti sono accademici e raffigurano soggetti vari, soprattutto opere d’arte. Non è possibile concludere la sezione dei disegni senza citare i cinque rari disegni raffiguranti altrettante Stazioni della Via Crucis opera Giuseppe Bazzani (Mantova 1690-1769).

Teste e figure A. Luini Sec. XVI
Teste e figure A. Luini Sec. XVI   Schizzi di teste e figure
Aurelio Luini (Milano 1530 c.-1593)
Penna e inchiostro marrone, manca l'angolo in alto a destra
Mm. 228x152
Inv. 4770

 

Aurelio Luini era il figlio di Bernardino Luini, uno dei più importanti pittori del Rinascimento milanese. Con il fratello Giovan Pietro, Aurelio faceva parte del gruppo degli artisti che proseguivano il discorso della pittura nella Lombardia cinquecentesca; prima in contatto con la maniera elegante e complicata dell'Italia centrale e poi con la sua semplificazione, quest'ultima basata in parte su una ripresa dell'opera del vecchio Luini e di Leonardo da Vinci. Questo disegno, con l'altro foglio della Fondazione d'Arco, è incluso in quel gruppo per cui Giulio Bora ha suggerito la possibilità che tutti provenissero dallo stesso taccuino databile negli anni settanta del Cinquecento; gli altri schizzi sono agli Uffizi di Firenze (n. inv. 13458 F), al Museo Tylers di Haarlem (nn. inv. K173 e K31), al British Museum di Londra (nn. inv. Fawkener 5210.58 e Pp2.189.48) e nelle raccolte reali a Windsor Castle (n. inv. 4075). Nonostante il fatto che, in addizione agli schizzi di teste e figure, sia rappresentata in alto sulla sinistra del foglio la scena di un banchetto, è impossibile mettere questa composizione in rapporto con un dipinto di Aurelio Luini. Tutti questi disegni andrebbero considerati, quindi, come esercizi liberi.

Nancy Ward Neilson

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